■ Visual concept
Cultura celtica, egizia, natura, miti, favole e leggende, completano il suo percorso di riconoscimento.
Magneticamente attratta dal misticismo, traduce la simbologia del mondo antico nella chiave di lettura delle proprie tele.
In un moto perpetuo dai tratti quasi esoterici di uscita e poi di ritorno a sé stessa, Monika è concentrata in egual misura a trovare le modalità espressive che rappresentino fedelmente il proprio mondo interiore, quanto a guidare lo spettatore esattamente all’interpretazione che lei in origine aveva immaginato.
È l’estrema sintesi di spiritualità, controllo, mondo delle immagini, e delle visioni.
Libera nella mente, prigioniera nel suo Studio, dà vita; la musica ispiratrice e compagna.
Esiste anche un forte attaccamento alla matrice urbana dei tempi della prima giovinezza: la cornice architettonica, le suggestioni del brutalismo non snaturano la sua ricerca estetica, di bellezza e armonia, né l’ispirazione antica, ma si dipanano tolleranti: pazienti si fanno da sfondo e, paterni, accolgono l’evoluzione dei suoi ultimi lavori.